lunedì 4 ottobre 2010

Un Titolo.

io seguo la strada del sapere senza autorizzazioni o titoli.
quello che sei, sei, quello cha hai, hai.
ciò che diventerai non si sà.
 cerchi la via per esprimerti e lo fai con la presunzione di non volere niente scritto nero su bianco.
sei pienamente cosciente che non vale tanto quello che sei quanto più quello che farai.
il taglio, il colore, il tessuto, e tutta la baraonda di cose che ci stanno dietro, e quanto cè dietro.
che cos'è un pezzo di carta per determinare la tua persona. una classifica di voti dove poterti inserire. sei tra il 25 e il 30, sei uno che vale. la mia media è del 22, bè avresti potuto fare di più.
e allora studi, immagazzini parole, espressioni, citazioni, per poter un giorno guardare quel titolo appeso al muro del tuo ufficio, e sentirti bene, perchè hai studiato, e lo hai fatto per questo.
noi non siamo così, e non giudichiamo quelli che sono così. semplicemente abbiamo scelto un'altra strada.
partiamo da un idea, un aspetto anticonformista, per poter ridurre tutto ad un disegno, ad un tessuto.
a quel tocco magico che rende la persona perfetta.
creatività, così, pura e semplice, senza dogmi alcuni o libri spessi. basta un foglio di carta e un pensiero. e il nostro mondo prende forma e non si ferma più. può succeder in qualsiasi momento. ti ritrovi a bere un aperitivo e a disegnare nascosta dentro una borsa, perchè il volto di una persona ti ha dato il via. e non ti rendi più conto di quello che hai a fianco, ci siete solo tu e il pezzo di carta. è coinvolgimento puro. una droga nelle vene che si traduce in inchiostro.
perchè il titolo di studio non basta per nessuno. tanto meno per chi ha deciso di scalare la vetta senza ventiquattrore, ma con un metro intorno al collo, gli spilli dentro al taschino e un sorriso dipinto in volto.
noi siamo così, anime libere contro tutti. competizione e trasgressione a volte sane a volte no. quel capello sbarazzino e quell'occhiale un pò troppo all'avanguardia. ci nascondiamo dietro corpi effervescenti che noti lontano un chilometro o dietro l'ombra di chiunque, che sta al posto suo, e che mai avresti detto sarebbe diventato così.
ci piace poter cambiare le cose. e mettere la firma in basso a destra. stare al centro dell'attenzione o fregarcene e basta.
siamo la ragazza dietro la cassa della cartoleria, o quello che ha quel volto incupito nell'angolo del bar.
siamo americani francesi canadesi. arriviamo da ovunque. senza titoli. senza carte. senza certificazioni.
e sapete cosa? forse voi che per quella carta avete lavorato notti intere, indossate qualcosa che abbiamo creato noi, che per un titolo non ci giriamo neppure.
Sono decisioni di vita diverse, strade che si incrociano tra colori accecanti.
chi scala la vetta per primo?

1 commento:

  1. un articolo così sincero e così profondo meriterebbe di essere pubblicato su un vogue, un elle, un harper' s bazaar... mi entusiasma e allo stesso tempo mi commuove rendermi conto di quanta passione mettete in tutto quello che fate, che sia fotografare stilosi sconosciuti o mettere per iscritto i vostri pensieri.
    thanx a lot girls!!

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